Il vicepresidente Finp Gianluca Cacciamano: “Nota chi Nuota, questo è il nostro verbo!”

Al terzo mandato come consigliere, il nostro vicepresidente Gianluca Cacciamano è andato a segno anche stavolta! Il Campionato Italiano Master FINP – VII Trofeo “Nota chi nuota” svolto ieri presso la bellissima piscina Zero9 di Roma, è stato un successo!

“Siamo riusciti a creare nel tempo qualcosa di unico ed entusiasmante che permette oggi ai nostri atleti di confrontarsi con gli atleti della FIN. Vedere oltre 700 atleti tra FIN e FINP sugli spalti prima e darsi battaglia in acqua poi, è stato a dir poco emozionante. C’è la volontà di continuare a far crescere e conoscere il nostro movimento, far confrontare gli atleti tutti, uomini, donne, giovani, meno giovani, normo e para, perché crediamo che questo sia lo Sport e che il totale abbattimento delle differenze sia il valore primario. Abbiamo cercato di lavorare sottotraccia, mattone dopo mattone per poter costruire una realtà che ormai possiamo considerare solida.

Ogni edizione - continua Cacciamano - rimane un’esperienza unica ed indimenticabile. Le impressioni a caldo dopo la manifestazione di domenica sono di grande soddisfazione, la vigilia è sempre vissuta con tanta preoccupazione, gestire 700 iscritti (1400 partenti gara) non è proprio semplicissimo, fortunatamente possiamo contare sullo Staff dello Zero9, che ormai è collaudatissimo, un gruppo di lavoro fantastico, coordinato dalla direttrice e campionessa Monica Soro, che si contraddistingue per professionalità e cortesia. Ci piace pensare in grande e far assumere alla manifestazione sempre più risonanza nazionale e perché no, anche internazionale. “NOTA CHI NUOTA”, questo è il nostro verbo!”.

 

Dal 2010 ad oggi. Tredici lunghi anni in cui hai camminato assieme alla Finp, come consigliere prima e come vicepresidente poi, quali sono stati i cambiamenti più significativi?

L’Italia oggi è un punto di riferimento a livello mondiale. In soli tredici anni la crescita è stata esponenziale. Basti pensare alle 7 medaglie vinte ai Giochi Paralimpici di Londra nel 2012, per poi passare alle 13 di Rio de Janeiro e all’incredibile meraviglia vissuta con le 39 medaglie di Tokyo 2021.

Le onorificenze dell’ultima Paralimpiade dimostrano lo straordinario impegno delle nostre società, dei nostri ragazzi e soprattutto il lavoro certosino costruito dallo staff tecnico nazionale. Al di là dei riconoscimenti e delle medaglie, mi preme però sottolineare la cosa più importante: la nostra Federazione ha mantenuto lo spirito di una piccola comunità. Dobbiamo il più possibile sdoganare il nostro movimento, cercando di inserirlo più che mai in quello dei normodotati, ma tentando allo stesso tempo di mantenere il più possibile la nostra identità.

 

Già nel 2020 ci parlavi della promozione del settore Giovanile, dopo tre anni cosa è cambiato?

“ L’approccio che abbiamo avuto in questi anni è stato vincente, abbiamo cercato il più possibile di valorizzare i “Futuri Campioni” e ci siamo riusciti. L’età media, come avete potuto constatare, si è abbassata notevolmente. Abbiamo molti giovani atleti interessanti, questo evidenzia il grande lavoro di promozione svolto nel dietro le quinte. Con le Academy stanno nascendo nuovi germogli, mi auguro che possano poi trasformarsi in preziosi frutti. Di sicuro queste sono occasioni di crescita non solo per i nostri ragazzi, ma anche per i loro allenatori. Si stanno gettando le basi per costruire un ricambio generazionale dopo Parigi 2024 con una proiezione ben precisa verso Los Angeles 2028.

Il nuoto è di tutti, senza distinzione di età, ma il futuro è dei Giovani... ed il futuro lo immagino Azzurro”.