Dalla gestione del gruppo all’importanza degli aspetti organizzativi fino all’analisi del settore giovanile. Questi gli argomenti trattati dall’Allenatore nazionale Enrico Testa nella sua lezione dal titolo “Avviamento all’agonismo: aspetti organizzativi” svolta oggi pomeriggio nell’ambito dl “Corso allenatore di Nuoto Paralimpico” organizzato dalla FINP A Roma. “Per affrontare una gara c’è bisogno di grande organizzazione - ha spiegato Testa, responsabile del Settore Giovanile della Federazione Nuoto Paralimpico, agli ispiranti allenatori - C’è una grande differenza rispetto alle competizioni per normodotati. Noi dobbiamo prenderci cura di ogni aspetto e problematica dei nostri atleti. I ragazzi hanno bisogno di essere aiutati, magari per il trasporto in piscina o per mettersi un costume. Serve un’organizzazione pazzesca per rispettare i tempi della camera di chiamata, perché se arrivi in ritardo non ti fanno fare la gara. Per questo noi abbiamo degli schermi e ogni sera definiamo nei dettagli la giornata successiva”.
Nel rimarcare l’importanza degli aspetti organizzativi, Enrico Testa si è soffermato anche sulla gestione del gruppo anche durante gli allenamenti. “In una squadra ci possono essere vari tipi e livelli di disabilità, fisica, sensoriale e intellettiva. E dunque ci sono diverse velocità nel nuoto non sempre una società sportiva ha a disposizione tante corsie per far allenare i propri atleti, quindi va trovato il modo migliore per far coesistere tutti con qualche accorgimento organizzativo”. Un altro aspetto fondamentale approfondito dall'Allenatore nazionale è quello relativo alle classificazioni: “A livello nazionale è tutto spiegato accuratamente nei regolamenti che trovate sul sito della Finp, ma a livello internazionale ci sono regole diverse da rispettare per quanto riguarda i certificati e la modulistica da presentare. È fondamentale leggere e studiare tutto con attenzione”.
Nella parte finale della propria lezione Testa si è soffermato proprio sul Settore Giovanile, i cui numeri sono in forte aumento negli ultimi anni e dal quale di recente sono usciti atleti che hanno ottenuto risultati eccezionali ai Mondiali di Londra. “C’è stata una crescita significativa - ha rimarcato l’Allenatore nazionale - dovuta a una sorta di sensibilizzazione verso i gruppi paralimpici da parte delle piscine e dei gruppi sportivi, anche se ancora non sono in molti a fare attività per disabili. Stiamo facendo un lavoro importante e la scorsa estate abbiamo anche partecipato agli Youth Games ovvero i Giochi Paralimpici Giovanili in Finlandia, un primo importante passo per i nostri ragazzi: molti di loro non erano mai usciti dalle loro realtà territoriali, dunque andare all’estero per partecipare a una manifestazione internazionale senza il sostegno dei genitori è stato un grande stimolo per la loro autonomia”.