Punto. A capo. Dalla malattia all’oro paralimpico
Il campione di nuoto paralimpico Antonio Fantin, ospite al Festival della Cultura Paralimpica, discuterà mercoledì 12 ottobre il suo libro: Punto. A capo (Piemme). Nuotatore paralimpico, l'esordio di Antonio Fantin (Latisana, 2001) in una competizione internazionale risale al 2017, appena sedicenne. A oggi vanta una partecipazione ai Giochi Paralimpici, quelli di Tokyo 2020, dove ha conquistato 1 oro, 3 argenti, 1 bronzo. Oltre alle Paralimpiadi di Tokyo ha preso parte a tre edizioni dei Campionati Mondiali e a due dei Campionati Europei. Nel suo palmares figurano anche 7 ori iridati e 8 ori a livello continentale.
IL LIBRO
Antonio, tre anni e mezzo, ha una rarissima malformazione artero-venosa. E’ necessaria un’operazione molto rischiosa, ma con il supporto di una famiglia che prega e lotta con lui riesce a superarla. Quando inizia a nuotare, come forma di riabilitazione post operatoria, in molti saltano subito alla conclusione che << non è fatto per l’acqua>>, vedendolo immergersi titubante nella piscina gelata. Sedici anni più tardi quel bambino, diventato uomo, vincerà l’oro ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, dopo aver collezionato record e medaglie a tutti i livelli. In questo libro Antonio Fantin racconta la sua storia di rinascita, la storia di un bambino che ha saputo trasformare la disabilità in un sogno, fino a realizzarlo. Una storia di allenamenti e sacrifici, di ortopedici e fisioterapisti, carrozzine e tutori, allenatori e amici insostituibili, ma anche di fede, perché grazie alla fiducia nella Provvidenza e all’amore per gli altri le difficoltà possono diventare opportunità.
Fantin: “ Sono grato alle vittorie per il dono dell’entusiasmo, e alle sconfitte per il dono dell’umiltà. Sono grato al buon Dio perché non mi avrà dato tutto quello che volevo, ma certamente mi ha donato la felicità…”.